Addentriamoci nei meandri più oscuri della rete, quelli che mettono a repentaglio le vite dei nostri ragazzi e la loro crescita.
E no, non abbiamo bisogno di scavare a fondo. I mostri sono più vicini di quanto pensiate.
Cosa si intende per adescamento
Il primo pericolo in cui possono inciampare i nostri ragazzi è quello dell’adescamento e dell’incontro con persone poco raccomandabili.
Come abbiamo sottolineato più volte, la vita virtuale è spesso parallela a quella reale e sul web tutti possiamo fingere un’identità. La rete, purtroppo, raccoglie disturbatori di qualsiasi tipo, dai truffatori ai pedofili. Chi la utilizza per avvicinare i più giovani sa di doversi costruire un’identità fittizia o, a volte, più identità, per adattarsi al suo interlocutore e risultare, di volta in volta, interessante.
L’adescamento, chiamato spesso con il termine inglese “grooming”, che è sinomino letteralmente di “prendersi cura”, è un processo volto all’avvicinamento di un minore, con lo scopo di una relazione sessualizzata, e volto soprattutto al suo isolamento.
Ogni adescatore tende ad allontanare la sua vittima dal gruppo dei pari, dalla sua famiglia, dai suoi adulti di riferimento per apparire agli occhi del minore come l’unica persona degna di fiducia. Questo procedimento richiede spesso mesi di lusinghe, regali, a volte anche minacce.
L’adescamento è un reato grave, proprio perché compiuto a danno di chi sta ancora scoprendo la sua sessualità e perché approfitta dell’ingenuità e delle debolezze dei più giovani.
Per la legge italiana, è punito dall’art. 609 undecies:
Chiunque, allo scopo di commettere i reati di cui agli articoli 600, 600 bis, 600 ter e 600 quater, anche se relativi al materiale pornografico di cui all’articolo 600 quater 1, 600 quinquies, 609 bis, 609 quater, 609 quinquies e 609 octies, adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. Per adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l’utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.
Anche la nostra legge pone l’attenzione sul mondo virtuale, dove avviene quasi la totalità dei tentativi di adescamento.
Inoltre, questo reato non necessita della sua “consumazione” per essere perseguito. Non è quindi necessario arrivare all’atto sessuale vero e proprio, è sufficiente aver attirato un minore con l’inganno, con il solo scopo di approfittarne.
Come avviene l’adescamento dei minori sul web
Come anticipato nel paragrafo precedente, l’adescamento è un processo lungo ed elaborato. Gli esperti hanno riconosciuto queste cinque fasi particolari, che si ripetono ad ogni tentativo di adescamento di minori sul web:
- Fase dell’amicizia (Friendship Forming Stage) in questa fase l’adescatore identifica una possibile vittima e si avvicina, solitamente fingendo un’identità (maschile, per i ragazzi e femminile per le ragazze, per favorire la confidenza);
- Fase della fiducia (Relationship Forming Stage) successivamente l’adescatore si fa strada nella fiducia delle vittime, condividendo confessioni e segreti, offrendo comprensione e comunione di interessi;
- Fase della valutazione del rischio (Risk Assessment Stage) in questa fase molto delicata, l’adescatore studia il contesto/ambiente in cui è inserita la vittima, sia familiare che amicale, in modo da verificare la possibilità di essere smascherato in breve tempo;
- Fase dell’esclusiva (Exclusivity Stage) è in questa fase che l’adescatore rivela le sue bugie. Mostra la sua vera identità alla vittima e il rapporto, inevitabilmente, prende un’altra forma. La vittima molto raramente scappa, molto più spesso è così assoggettata da accettare la nuova situazione;
- Fase della sessualizzazione (Sexual Stage) non è detto che si arrivi mai ad un incontro o ad un vero e proprio atto sessuale ma, in questa fase, la relazione diventa “sessualizzata” e quindi caratterizzata dalla presenza di confidenze intime e richieste di materiale pedopornografico.
Per assurdo, il grande effetto collaterale di questo processo sono i sentimenti. Non è raro che l’adescatore si giustifichi con l’innamoramento provato per la sua vittima, e non è raro che la vittima si senta “complice” del suo aguzzino. I ragazzi, sempre più spesso, si rifiutano di parlarne o di denunciare proprio perché si sentono in parte responsabili dell’accaduto.
I numeri dell’adescamento dei minori sul web
Le statistiche poi, sono allarmanti. 110% di tentativi di adescamento in più rispetto al 2019.
132% in più invece, per i fenomeni di pedopornografia e commercio di materiale sensibile che ritrae i minori. Dati che dovrebbero essere sufficienti a farci riflettere sulla dimensione del fenomeno.
Per quanto riguarda gli adescatori e le loro identità, nella maggior parte dei casi sono uomini, non solo adulti ma anche giovani adulti, con poca differenza di età con le loro vittime.
Ma anche le donne. I fenomeni di adescamento e pedofilia “in rosa” sono rari ma in crescita.
E ancora, dove si verificano questi tentativi di adescamento? Questi personaggi non si nascondono nei siti vietati ai minori o nelle parti oscure del web. Molto spesso frequentano gli stessi siti e gli stessi luoghi virtuali dei nostri ragazzi. Facebook, Instagram ma non solo. È in pericoloso aumento, per esempio, la presenza di questi individui nelle piattaforme di “gaming”, siti che i ragazzi utilizzano per condividere le loro strategie nei videogiochi.
E relativamente all’età delle vittime, dobbiamo sottolineare che i nostri ragazzi frequentano la rete ad età davvero troppo precoci. Nonostante l’età minima stabilita per un’identità virtuale sia di 16 anni e, per alcune applicazioni, di 13 anni, è stata verificata la presenza, massiccia, di bambini di 9/10 anni che affollano siti come Tik Tok e simili, spesso rispondendo a richieste di amicizia di sconosciuti, diventando facili prede per i malintenzionati.
In questi inganni si inciampa con facilità e poi è davvero difficile uscirne. La verità è che nessuno può uscire da solo da questa situazione, i ragazzi hanno bisogno degli adulti e gli adulti hanno bisogno del sostegno di persone esperte, psicologi, avvocati, investigatori, che possano affrontare la circostanza con obiettività.