Otto marzo, perché festeggiamo?

Festeggiare le donne ogni giorno, non solo l’8 marzo. Questo sarebbe un buon punto di partenza per un paese civile.
Eppure la vita delle donne è tutt’altro che facile, nel nostro paese.

Vediamo insieme qualche statistica.

La violenza sulle donne in Italia

La violenza sulle donne è una drammatica realtà. I telegiornali, le riviste, ci raccontano storie di quotidiana violenza, di abusi all’ordine del giorno.

Ci riferiamo a questi abusi utilizzando il vocabolo femminicidio, una delle parole più pronunciate e più cercate in rete.

Chi digita “femminicidio” spesso lo fa per approfondimento, ma molto più frequentemente cerca risposte o un aiuto concreto. In questo post, noi di Nemesis vogliamo illustrarvi le statistiche relative alla violenza sulle donne e le misure adottate per combatterla e prevenirla. Proveremo a spiegarvi cosa potete fare concretamente se ne siete vittime e non sapete a chi chiedere aiuto.

Cos’è il femminicidio?

Partiamo col darvi una definizione corretta del fenomeno, quando parliamo di femminicidio intendiamo:

“Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e annientarne l’identità attraverso un assoggettamento fisico e psicologico, fino alla riduzione in schiavitù o alla morte.”

Come vedete è un fenomeno molto più complesso e stratificato di quanto siamo abituati a pensare. Il femminicidio non è mai solo l’omicidio ma ogni forma di violenza sulle donne che sia perpetrata con lo scopo di assoggettarle o annientarle.

Il femminicidio si connota di un significato più che mai sociale. Ed è la cartina tornasole della condizione delle donne nel nostro paese.

femminicidio

Le statistiche della violenza

Prima di parlare di numeri, dobbiamo fare una precisazione importante. Non troverete numeri “univoci” sul femminicidio, semplicemente perché non tutti sono concordi sulla loro definizione. Esistono alcuni omicidi di donne che non rientrano nella categoria del femminicidio, ci riferiamo agli omicidi causati da patologie psichiche confermate e pregresse, raptus. Per intenderci, non tutti gli omicidi volontari sono femminicidi.
Detto questo, guardando agli anni precedenti, ci accorgiamo che il trend della violenza sulle donne è particolarmente stabile.

123 femminicidi nel 2017, 133 nel 2018, i dati del 2019 sono ancora in elaborazione. Il rapporto è una donna ogni 2,7 giorni.

I femminicidi, poi, non seguono il trend, più allargato, degli omicidi volontari. Questi ultimi sono costantemente in calo, siamo passati dai 1000 e più all’anno, negli anni ‘80, a poco più di 500 negli anni 2000 e seguenti.

Se poi andiamo a scandagliare le statistiche mese per mese, troviamo un particolare inquietante.

Marzo 2018 porta con sé un grave primato. Marzo, il mese delle donne, dove è stata registrata un’aggressione ogni 15 minuti. Ogni 15 minuti precisi.

Come si gestisce questa emergenza?

A Luglio 2019 è stata approvata la Legge 69, detta “Codice Rosso” per la sua caratteristica di urgenza. Questa legge prevede uno sprint nell’avvio dei procedimenti penali relativi alla violenza sulle donne, specifiche misure cautelari e di prevenzione (come il braccialetto elettronico e i divieti di avvicinamento) e la previsione di nuove fattispecie di reato come quella chiamata “Revenge Porn”, che punisce chi sfrutta materiale personalissimo con il solo fine del ricatto.

Veri e propri Sportelli Antiviolenza vi aspettano nei vostri Comuni o presso i Commissariati. Lì potrete trovare l’assistenza di professionisti e avvocati che sapranno cosa consigliarvi.

In maniera ancora più pratica, vi consigliamo il numero Antiviolenza 1522, in servizio 24 ore su 24, dove potrete trovare l’aiuto di diversi esperti, specializzati nella gestione delle richieste più urgenti.

Molto recentemente è stato istituito anche il servizio di Chat, dedicato a chi, molto semplicemente, non può farsi sentire.

Vi segnaliamo poi la presenza di diverse strutture,sul nostro territorio, che si occupano del supporto e dell’accoglienza a chi scappa dalle violenze. 

Vere e proprie “Case Aperte”, spesso chiamate “Case Rifugio”, dove le donne possono trovare assistenza e riparo, lo stesso riparo che viene offerto anche ai bambini che fuggono dalle violenze insieme alle madri. Case di questo tipo si trovano nelle grandi città, come la Casa delle Donne o Lucha Y Siesta a Roma, o rientrano nelle attività di particolari associazioni territoriali senza scopo di lucro.

Per concludere, noi di Nemesis vorremmo farvi capire che non è mai né troppo tardi né troppo presto per chiedere aiuto.

Basta uno schiaffo, una minaccia, un’umiliazione.

E allo stesso modo, se vi trovate in una situazione più radicata, non pensate che sia troppo tardi per uscirne. Esiste una rete di aiuti, e di mani, pronte a soccorrervi. Anche noi di Nemesis siamo qui per voi, grazie alle nostre indagini sulla violenza domestica.

Buon 8 marzo, a tutte le Donne.