Come proteggere il proprio marchio

Le aziende hanno diverse possibilità per tutelare se stesse e il proprio patrimonio. Una delle preoccupazioni principali da parte delle stesse è come proteggere il proprio marchio. Vediamo insieme quindi cos’è il marchio e come fare per tutelarlo.

Cos’è il Marchio e perché va tutelato

Per parlare del marchio e della sua tutela, partiamo dalla sua definizione e cerchiamo di capire perché lo stesso riveste un ruolo fondamentale nel patrimonio di un’azienda: 

Marchio: emblema o denominazione destinati a distinguere le merci o altri prodotti di una data impresa”

Emblema o denominazione, perché il marchio può essere di diverse tipologie. Può trattarsi di un’immagine, di un nome, di una combinazione di immagini e parole ecc. In buona sostanza, è tutto ciò che serve a rendere un’azienda riconoscibile ed identificabile senza ombra di dubbio. Pensate per esempio al marchio Coca Cola e al suo universale riconoscimento sul mercato.

Avere un marchio ci permette di farci distinguere in una moltitudine di prodotti e servizi e, considerata la sua importanza, la legge ha deciso di tutelarlo in maniera particolare.
L’art. 2569 c.c ci informa dell’importanza di registrare un marchio perché:

“Chi ha registrato nelle forme stabilite dalla legge un nuovo marchio idoneo a distinguere prodotti o servizi ha diritto di valersene in modo esclusivo per i prodotti o servizi per i quali è stato registrato.”

Attenzione, registrare un marchio non è obbligatorio. La sua registrazione, però, ci permette di godere di importanti diritti in senso esclusivo.

Dobbiamo pensare al marchio come ad un vero e proprio elemento di proprietà, una vera e propria colonna portante del patrimonio di un’azienda. Violare un marchio significa violare la reputazione, l’immagine e anche i guadagni di un’azienda.

logo

Nonostante la nostra legge preveda una grande tutela dedicata ai marchi e alle proprietà intellettuali, non sono rari i fenomeni di contraffazione o di confusione e cioè l’utilizzo o la modifica fraudolenta degli stessi, con lo scopo di creare confusione tra i prodotti e di influenzare il mercato. La contraffazione è reato, come ci dice l’art. 473 del c.p.:

“Chiunque, potendo conoscere dell’esistenza del titolo di proprietà industriale, contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali, ovvero chiunque, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali marchi o segni contraffatti o alterati, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.500 a euro 25.000.”

Non solo la contraffazione ma anche la semplice confusione, legata a un prodotto e alla sua riconoscibilità sul mercato, è causa di gravi danni e gravi perdite di guadagno per le aziende.

Quindi, cosa possono fare le aziende per tutelarsi, in caso di violazione o abuso del proprio marchio?

Sicuramente, affidarsi ad un’agenzia investigativa è una buona soluzione, vediamo perché.

Cosa possono fare le agenzie investigative?

Un investigatore, incaricato di verificare una violazione su un marchio, agisce secondo un preciso procedimento.

Innanzitutto, va a verificare che esistano i presupposti della violazione, che quindi esista un marchio simile a quello del cliente e che, soprattutto, il suo utilizzo sia posteriore

In secondo luogo, analizza le caratteristiche del marchio incriminato e, se necessaria, chiede la consulenza di esperti in marchi e brevetti. 

Infine, si occupa di raccogliere le prove che dimostrino l’abuso sul marchio del cliente. Si può trattare di raccolta di prove “tangibili” come eventuale pubblicità, cartellonistica, volantini ecc. o di prove “virtuali” e quindi post online, pubblicità e sponsorizzazione su siti e pagine web. Il tutto viene consegnato al cliente in uno specifico dossier, documentato e preparato per chiedere che il proprio marchio venga tutelato nelle sedi più opportune.

A volte, a fronte di prove schiaccianti, le aziende riescono a trovare un compromesso per far cessare l’utilizzo indebito del marchio. Altre volte, l’intervento di un terzo, in particolare di un giudice, si rende necessario. Parliamo delle situazioni in cui le aziende si vedono costrette a chiedere l’inibizione dell’utilizzo del marchio e un risarcimento per i danni subiti.

In entrambi i casi, il lavoro dell’investigatore è fondamentale, per provare i diritti lesi e per presentare prove certe a favore delle richieste avanzate.

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