Offese, fischi e approcci di dubbio gusto per strada. Ma non solo. Vediamo insieme cos’è il Catcalling e se può essere considerato reato.
Cosa si intende per Catcalling
Pare che l’origine di questo termine sia da ricollegare all’atto di “fischiare” gli attori teatrali dalla platea. Succedeva nell’Inghilterra del passato ma questo vocabolo è arrivato fino ai giorni nostri con un significato diametralmente opposto.
Quando parliamo di Catcalling ci riferiamo a quelle offese o quegli approcci che si verificano per strada. Si tratta di complimenti non desiderati, vere e proprie avance, fischi o insulti particolarmente pesanti.
L’utilizzo del termine Catcalling per indicare questi atteggiamenti, potrebbe indurci a pensare che si tratti di un fenomeno “moderno”. In realtà non lo è ed è molto diffuso da sempre.
In Italia, in particolare, la parola Catcalling ha sostituito il termine “Pappagallismo”, estremamente diffuso negli anni ‘60, che stava ad indicare l’atto di “importunare le donne per strada con fischi e complimenti non desiderati”. Si era soliti utilizzare il termine ”Pappagallismo” perché chi si macchiava di questi atti era definito un “pappagallo” o “pappagallo da strada”. La grande differenza tra il presente e il passato è che, in precedenza, questi atteggiamenti causavano l’ilarità del pubblico e un certo livello di condiscendenza. Oggi non è più tollerato, proprio perché assimilabile ad una vera e propria molestia.
In più, se in passato il pappagallismo riguardava esclusivamente le donne, ai giorni nostri, questo fenomeno ha motivazioni varie, si passa infatti da quelle sessuali a quelle xenofobe, fino a quelle omofobiche.
La casistica degli insulti è molto vasta (e così la fantasia delle persone) ma il Catcalling ha alcune caratteristiche ripetute, e cioè:
- è compiuto da un estraneo o comunque da uno sconosciuto che, a volte, è difficile da identificare (pensate agli insulti pronunciati da un’automobile o da uno scooter in corsa)
- è diretto ad una persona in particolare. Non si tratta di insulti “generici” ma dedicati.
- in più, l’insulto, la molestia, l’approccio in questione, prendono spunto da alcune caratteristiche particolari della vittima (approcci sessuali alle donne, insulti ai disabili perché disabili o insulti agli stranieri perché appunto stranieri ecc)

In Italia è reato?
Come tanti altri fenomeni, anche il Catcalling non è più “quello di una volta”. Ha preso pieghe sempre più moleste e potenzialmente traumatizzanti, tanto da includere tra le vittime anche le donne più giovani e le ragazzine.
Pur sembrando “inoffensivo” è un fenomeno molto intrusivo e complesso che causa conseguenze non sempre leggere. La maggior parte delle donne sente di “aver meritato” l’offesa o l’approccio indesiderato, in molte si colpevolizzano per l’abbigliamento o per l’atteggiamento troppo disinvolto, altre modificano le loro abitudini di vita e di socializzazione per paura di essere molestate nuovamente.
Per quanto riguarda le statistiche di questo fenomeno, citeremo lo studio della Cornell University di New York, che ha interrogato diversi paesi del mondo, Italia compresa, sul tema dello Street Harassment (o molestia di strada).
Nel nostro paese, il 79% delle donne riceve insulti o offerte sessuali per strada prima della maggiore età, il 57% prima dei 15 anni e il 9% prima dei 10 anni. E l’88% delle donne italiane ha riferito di sentirsi poco sicura per strada, tanto da cambiare il suo itinerario.
Nel nostro paese non esiste un vero e proprio reato di Catcalling ma considerando quanto premesso, è facile capire perché questa condotta venga considerata una vera e propria molestia, punita dall’art. 660 del nostro codice penale:
“Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516.”
In questo articolo ritroviamo le caratteristiche chiave del Catcalling e cioè il fatto che avvenga in luogo pubblico, il fatto che sia diretto a qualcuno e non alla collettività in generale e le motivazioni deplorevoli che ne stanno alla base.
Questa è la realtà attuale del nostro paese ma dobbiamo citarne altri dove, invece, il catcalling è punito come reato a sé stante. È questo il caso di alcuni stati degli Stati Uniti, del Perù e di alcuni paesi europei come Portogallo, Belgio e Francia che riconoscono infatti le “molestie di strada” come condotte di reato indipendenti.
Siamo consapevoli che sicurezza delle donne, e delle persone in generale, non possa dipendere dalla previsione o meno di una fattispecie di reato. La sicurezza deve passare dall’educazione, che va alimentata e costruita a partire dai più piccoli. Noi di Nemesis crediamo nel valore assoluto dell’educazione alla legalità e al rispetto, l’unica vera fonte di un possibile cambiamento.