Chiaramente non stiamo parlando di una separazione momentanea ma della vera e propria separazione legale. Vediamo cosa dice la legge a riguardo e se si può tornare insieme dopo la separazione o, addirittura, il divorzio.
La separazione dei coniugi
I matrimoni sono in deciso calo ma le separazioni e i divorzi no. Si sa, il matrimonio, pur essendo una promessa di amore e fedeltà eterna, spesso non dura per sempre e la legge ha stabilito alcuni rimedi per porre fine alle relazioni ormai giunte al capolinea.
La separazione è, banalmente, il modo in cui si mette in “stand by” un rapporto ormai logoro. Se le differenze sono insanabili e la volontà dei coniugi è quella di proseguire il resto della vita separati e lontani, allora si procede al divorzio che pone fine definitivamente al rapporto coniugale.
La legge riconosce due tipologie di separazione, quella consensuale e quella giudiziale.
La separazione consensuale presuppone che i due coniugi siano in totale accordo, sia sul distacco sia sulle conseguenze di esso.
Se invece i coniugi non trovano un accordo o, in maniera ancora più critica, la separazione ed il conseguente distacco è desiderato da uno solo dei due, allora si procede alla separazione giudiziale, con l’intervento del giudice che decide le conseguenze della separazione stessa (patrimoniali e di affidamento dei figli) al posto dei coniugi. I tribunali, consapevoli che la separazione può essere solo una fase o un tentativo di risolvere una crisi coniugale passeggera, mettono a disposizione anche un servizio di mediazione. Se ogni tentativo di mediazione fallisce, si procede alla separazione ma sono diverse le coppie che abbandonano il rito giudiziale per riprovarci.
Quindi veniamo alla domanda del nostro approfondimento odierno. Si può tornare insieme dopo la separazione? Vediamolo insieme.
La riconciliazione
Alcune coppie, dopo la separazione, continuano a frequentarsi e a mantenere vivi i rapporti per vari motivi. Quando però la frequentazione va oltre i semplici aspetti di gestione della vita separata, allora si può parlare di un tentativo di riconciliazione.
La riconciliazione però, avviene solo quando i due coniugi tornano a vivere stabilmente nella stessa casa, con l’intenzione seria di riprendere la vita coniugale insieme. Per esserci riconciliazione, è infatti necessario che si ristabilisca l’ordine iniziale delle cose, con la coabitazione e la comunione sia familiare che di intenti. La riconciliazione ha delle caratteristiche e alcuni effetti tipici, tra i quali:
- la cessazione del procedimento di separazione
- l’abbandono della domanda, se il procedimento è ancora in corso
- il ripristino del dovere di fedeltà, che veniva a mancare durante il periodo di separazione
- il ripristino del dovere di coabitazione e collaborazione
- la cessazione dell’assegno di mantenimento, laddove stabilito
Si può parlare di riconciliazione soltanto se si tratta di una scelta di vita stabile. Se i coniugi invece tornano a frequentarsi sporadicamente o occasionalmente, gli effetti della separazione non cesseranno.
Cosa vi consiglia l’investigatore
Le riconciliazioni non sono rare. Capita anche all’investigatore di incontrare coppie in crisi, per infedeltà ripetute o semplici fraintendimenti che, dopo aver ricevuto l’aiuto dei professionisti, decidono di riprendere il loro cammino insieme. L’investigatore, quando si tratta di coppie, assume il ruolo di un confidente, di uno psicologo, spesso di un complice e sa consigliare la strada più opportuna da intraprendere.
Se si tratta di un’infedeltà o di un semplice momento di crisi di coppia e volete andare a verificarne le motivazioni, prima di rivolgervi definitivamente agli avvocati, consultate un investigatore professionista e valutate la scelta migliore per la vostra situazione.