Non si può divorziare dai figli e le separazioni non fanno decadere gli obblighi dei genitori nei confronti della loro prole. Perciò cosa succede quando non si frequentano i figli? E cosa si rischia? Vediamolo insieme.

La Sentenza 29926/2022
Iniziamo il nostro approfondimento in un modo insolito, partendo da una pronuncia recente della Cassazione, che ha sgomberato il campo sui diritti e i doveri dei genitori nei confronti dei figli. In particolare, nel caso della sentenza n. 29926/2022, la nostra Suprema Corte era chiamata a valutare la condanna inflitta dal Tribunale di Mantova ad un padre, colpevole di non frequentare i figli, o meglio, di frequentarli in maniera assolutamente sporadica e scostante. La Cassazione, considerando il totale disinteresse del padre nella crescita dei figli, confermava ufficialmente la condanna, ritenendo la condotta del padre come una violazione degli obblighi di assistenza familiare. Punita dall’art 570 del codice penale, questa violazione riguarda diversi aspetti della vita familiare, dal mantenimento alla cura e all’assistenza della prole, leggiamo insieme il testo dell’articolo:
“Chiunque abbandonando il domicilio domestico o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa da 103 a 1032 euro.”
Vedrete sicuramente che l’articolo fa riferimento alla cosiddetta “responsabilità genitoriale” che non viene meno con divorzi o separazioni, anzi. La responsabilità dei genitori nei confronti dei figli permane in maniera costante e non frequentare i propri figli va proprio a violare questa responsabilità. Passare del tempo di qualità con i figli non è soltanto un piacere ma un vero e proprio obbligo riconosciuto dalla legge. Inoltre, questa assenza e questo disinteresse prolungato, possono causare gravi danni nella crescita sana dei minori. Vediamo insieme in che misura.

Il danno da deprivazione genitoriale
La multa prevista dall’art. 570, citato in precedenza, a volte non è sufficiente. In alcune situazioni critiche, infatti, si può essere condannati al pagamento di un risarcimento… ai propri figli.
In questa panoramica approfondita sull’importanza della presenza dei genitori, confermata anche dai testi di legge, non si può infatti evitare di considerare i danni che questa assenza può creare nei figli, soprattutto in quelli minori.
In particolare, si tratta del risarcimento del Danno da Deprivazione Genitoriale e colpisce proprio i bambini/ragazzi che sono costretti a vivere in assenza dei loro genitori. Si può trattare di danno da deprivazione materna o paterna e non fa alcuna differenza.
Questo è un danno che può essere valutato in maniera patrimoniale e non patrimoniale. In senso patrimoniale, è riferito all’assenza di mezzi e risorse che spesso accompagnano l’assenza fisica del genitore e, in senso non patrimoniale, intendendo quel danno personale e morale creato dallo strappo nel rapporto tra genitori e figli.
Questo danno è valutato, esclusivamente, dal giudice competente. Deve infatti provare che l’assenza del genitore sia costante e che abbia comportato danni economici e, soprattutto, esistenziali, al figlio costretto a questa assenza “innaturale”.
L’investigatore può essere utile anche in questi casi? Vediamolo insieme.

Il consiglio dell’investigatore
Come dicevamo nella nostra introduzione, separazioni e divorzi non riguardano mai i figli, ma soltanto i coniugi. Molte delle indagini private svolte dall’investigatore riguardano proprio le controversie familiari, legate al ruolo dei genitori. Le indagini per il mantenimento e Le indagini per l’affidamento dei figli minori, sono solo alcuni dei campi in cui l’investigatore può prestare la sua opera. A volte, in tutta onestà, l’assenza di un genitore può dipendere anche da alcune condotte portate a termine in malafede dall’altro coniuge, come nel caso dell’alienazione parentale della quale avevamo parlato in maniera approfondita nell’articolo Alienazione parentale: cos’è e come si può intervenire.
In ogni caso, e per fugare ogni dubbio, rivolgersi ad un investigatore è sicuramente la scelta migliore, sia per risolvere le controversie nel modo più adeguato, sia per evitare sofferenze ai propri figli.