Il datore di lavoro può impormi di mettermi in malattia?

La pandemia che stiamo, attualmente, vivendo, si è rivelata una vera e propria cartina tornasole dei cambiamenti della nostra società, in ogni ambito.
Dal punto di vista del diritto del lavoro, sono sorte nuove fattispecie particolarmente degne di nota, come la falsa malattia richiesta, questa volta, dal datore di lavoro.

Vediamo insieme perché.

Cos’è la Falsa Malattia?

Come abbiamo approfondito in articoli precedenti, la falsa malattia, richiesta dal dipendente, è una delle cause del Licenziamento per Giusta Causa.

Non è difficile capirne il motivo, mentire sulle proprie condizioni di salute va a minare il rapporto di fiducia, alla base del rapporto di lavoro, e costringe i datori di lavoro ad intervenire su turnazioni e a riorganizzare il lavoro in breve tempo. Oltre al danno, la beffa, insomma.
Una volta scoperta la falsa attestazione di malattia, il datore di lavoro avvia un procedimento interno per permettere al lavoratore di fornire spiegazioni in merito al suo comportamento e, successivamente, può procedere al licenziamento, in questo caso, senza preavviso.
Insieme all’abuso dei permessi 104 e all’assenteismo, le false malattie sono tra le principali cause dei licenziamenti, soprattutto negli ultimi tempi.

Se la questione relativa al lavoratore è, ormai, di facile risoluzione, grazie anche alle numerose pronunce delle nostre Corti di giustizia, l’altra faccia della medaglia, e cioè l’imposizione della malattia ai dipendenti, da parte del datore di lavoro, è di più difficile inquadramento

La principale motivazione è che, un’azione di questo tipo, ha preso fortemente piede negli ultimi mesi, a causa dell’emergenza Coronavirus. In precedenza, era molto raro che un datore di lavoro forzasse i dipendenti alla malattia. Ora invece, sono in molti i dipendenti che ci chiedono “il datore di lavoro può impormi di mettermi in malattia?

Per una precisione di termini, anche l’azione del datore di lavoro rientra nella casistica della Falsa Malattia, perciò vediamo in cosa consiste e cosa possiamo fare a riguardo.

il datore di lavoro può impormi di mettermi in malattia

La Falsa Malattia imposta dal Datore di Lavoro

Poniamo il caso, pratico, di un datore di lavoro che in una riunione straordinaria, chieda ai suoi dipendenti di mettersi in malattia, spostando il peso della retribuzione sulle spalle dell’Inps. A quel punto, nulla cambia dalla richiesta di malattia “classica”, sarà infatti il lavoratore stesso a rivolgersi al medico curante, richiedendo il certificato.
La differenza, sostanziale, sta nel fatto che la malattia è sicuramente falsa, ma la responsabilità di questa azione è del datore, e per Istigazione alla Truffa.

E voi, vi chiederete, perché?

La risposta è abbastanza semplice, la Falsa Malattia prevede non solo un provvedimento civile, come appunto il licenziamento, ma anche un procedimento penale. Un’attestazione di falsa malattia con la conseguenza di un importo erogato da un ente, come l’Inps, integra il reato di “Truffa ai danni dello stato”, come descritto dall’art. 640 bis del Codice Penale:

“La pena è della reclusione da due a sette anni e si procede d’ufficio se il fatto di cui all’articolo 640 riguarda contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee.”

Nel caso specifico, il lavoratore non “sceglie” di stare a casa in malattia, ma la stessa gli viene imposta. Quindi, nella sua falsa attestazione è stato ISTIGATO a commettere un illecito ai danni dello stato.

malattia imposta dal datore di lavoro

Cosa può fare il lavoratore?

Queste situazioni sono molto spiacevoli, ed è difficile decidere il da farsi. Molto spesso perché queste richieste si accompagnano a delle crisi aziendali improvvise e, soprattutto, alla paura della perdita del posto di lavoro.
In linea generale, la legge consiglia sempre di denunciare questo tipo di truffe, per evitare di incorrere in conseguenze collaterali e non gradite.

Nello specifico, un’agenzia di investigazione potrebbe aiutarvi nella raccolta delle prove di questo inganno e dell’imposizione della malattia da parte del vostro datore di lavoro, consigliandovi la giusta strada da percorrere, anche e soprattutto in relazione alle vostre esigenze.