Sembra un gioco di parole e invece si tratta di due tipiche azioni investigative, dirette ad ottenere risultati diametralmente opposti.
Vediamo insieme cosa si intende per pedinamento e contropedinamento.
Cos’è il Pedinamento
L’immagine dell’investigatore, appostato, nella sua automobile o per strada, in attesa della persona da seguire, è l’immagine forse più famosa per la collettività.
Parlando di pedinamento si può tranquillamente affermare che essa sia la tecnica più largamente utilizzata per il reperimento delle prove utili in giudizio.
Il pedinamento, infatti, si rivela utilissimo, e risolutivo, per le investigazioni familiari, per quelle matrimoniali e quelle aziendali.
Molto frequente è la richiesta di pedinare un marito o una moglie presunti fedifraghi, di pedinare uno dei due coniugi per sospetti di ludopatia o dipendenze o ancora di pedinare un genitore, alla ricerca di prove utile per l’affidamento dei figli minori. Oppure, sempre più frequente, è la richiesta di pedinare i figli, i ragazzi e gli adolescenti, spesso alle prese con cattive compagnie e spiacevoli incontri.
E ancora, il pedinamento è largamente utilizzato per le cosiddette indagini aziendali. Sono sempre più numerose le aziende che richiedono questo servizio, per scovare dipendenti disonesti o veri e propri assenteisti, e procedere ai provvedimenti disciplinari più adatti, tra i quali il licenziamento.
Come qualsiasi attività investigativa, è però regolata dalla legge e presenta dei limiti ben precisi.
Per un investigatore, infatti, è più che lecito pedinare l’assoggettato ad indagine, ma questo pedinamento non deve mai sfociare in due reati specifici: quello di molestie e quello di stalking.
Il reato di molestie è descritto dall’art. 660 del codice penale:
“Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516.”
Affinché il pedinamento possa considerarsi molesto è necessario che sia evidente. E che, soprattutto, la persona pedinata se ne accorga. Inoltre, è sufficiente che ad accorgersene sia il “pubblico”, e che avverta la persona in questione.

Altro reato, sicuramente più grave, del quale ci si può macchiare pedinando qualcuno, è lo stalking, descritto dall’art. 612 bis del codice penale e che punisce:
“chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato d’ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.”
Se il pedinamento causa ansia, stress, e addirittura induce qualcuno a modificare le sue abitudini, è sicuramente stalking e come tale va punito.
Queste sono le caratteristiche, e i limiti, del pedinamento investigativo. Vediamo insieme, invece, cosa si intende per contropedinamento e quando si può ricorrere a questo mezzo.
Cos’è il Contropedinamento
Partiamo con una piccola introduzione: è possibile richiedere un’investigazione se… ci si sente pedinati.
Un investigatore, infatti, può pedinare anche il suo cliente, per scovare chi a sua volta, lo sta pedinando.
Questo tipo di indagini sono attivate, innanzitutto, per capire se si è effettivamente pedinati o se si tratta di una suggestione. Per individuare poi, chi effettivamente ci sta pedinando. E in che modo e per quale ragione.
Molto spesso le indagini di contropedinamento si accompagnano alle classiche bonifiche ambientali. Non è raro, infatti, che una persona possa essere pedinata “a distanza”, attraverso l’utilizzo di localizzatori come i gps.
Infine, come sempre, se pensate che un pedinamento (o un contropedinamento) faccia al caso vostro, non esitate a mettervi in contatto con gli esperti che potranno intervenire per togliervi ogni dubbio.