Quando parliamo di fedeltà, connessa alle investigazioni, generalmente ci riferiamo a relazioni e tradimenti. In realtà, esiste un altro vincolo di fedeltà da approfondire, quello del lavoratore. Vediamo insieme cosa si intende per obbligo di fedeltà e se posso licenziare un dipendente infedele.
Cos’è l’obbligo di fedeltà?
Partiamo con una piccola ma doverosa premessa, quando parliamo di Obbligo di Fedeltà ci riferiamo ai lavoratori dipendenti, quindi a chi si trova in una posizione di lavoro subordinato. Perché quando si parla di fedeltà si sottintende che questa fedeltà sia diretta a qualcuno, il capo o l’azienda, indistintamente.
Questo particolare obbligo è descritto dall’art. 2105 del nostro codice civile che recita:
“Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.”
Prima di analizzarlo nelle parti che ci interessano, dobbiamo collegarlo ai suoi obblighi “gemelli”, quelli di diligenza e di obbedienza, descritti dall’art. 2104:
“Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della produzione nazionale.
Deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende”
Come vedete, il codice è chiarissimo: i dipendenti devono adottare un comportamento diligente, obbediente, nei confronti dei superiori e soprattutto fedele.
La violazione di questi obblighi ha conseguenze diverse, a seconda dell’obbligo violato.
Vediamo insieme le conseguenze della violazione dell’obbligo di fedeltà.

Cosa succede se si viola l’obbligo di fedeltà
L’obbligo di fedeltà può essere violato sostanzialmente in due modi: per concorrenza sleale e per violazione della riservatezza/segretezza.
La concorrenza sleale si verifica quando un dipendente tratta affari per proprio conto o per altre persone, in concorrenza con l’attività aziendale. Potrebbe farlo in orario di lavoro o fuori dall’orario di lavoro, e non farebbe differenza.
Le aziende potrebbero decidere di far perdurare l’obbligo di non concorrenza anche oltre il rapporto di lavoro. È il caso del famoso Patto di non Concorrenza, firmato tra azienda e dipendente e che vincola quest’ultimo al non intraprendere attività concorrenti anche dopo la fine del suo contratto.
La violazione della riservatezza è invece portata a termine attraverso la divulgazione di informazioni aziendali, che possono riguardare l’organizzazione di un’impresa o le sue strategie interne. Queste informazioni potrebbero essere girate ai concorrenti oppure condivise con il pubblico per creare un vero e proprio danno all’immagine aziendale.
La violazione della segretezza aziendale è così grave da integrare, in alcuni casi, alcune fattispecie di reato. Parliamo della rivelazione di documenti segreti, punita dall’art. 621 del codice penale, della rivelazione del segreto professionale descritta dall’art. 622 e della rivelazione di segreti scientifici e industriali, art. 623.
Chiaramente, la prima conseguenza di queste violazioni è il provvedimento disciplinare. Nei casi più gravi e provati, il licenziamento per giusta causa.
È a questo punto che entra in gioco l’investigatore, vediamo perché.

Si può indagare sui dipendenti infedeli?
Come dicevamo pocanzi, è assolutamente legittimo licenziare un dipendente per violazione dell’obbligo di fedeltà. Come ogni tipo di licenziamento, ha bisogno però di prove valide, a sostegno del provvedimento. Necessarie per evitare ricorsi spiacevoli ed eventuali reintegri.
Affidarsi ad un investigatore, per le indagini sui dipendenti infedeli, può risolvere queste problematiche.L’investigatore, infatti, attraverso le indagini aziendali può verificare l’affidabilità dei dipendenti e, con i suoi mezzi, documentare l’avvenuta concorrenza o l’avvenuta violazione della riservatezza.
Inoltre, può verificare se sussista una vera e propria fuoriuscita di informazioni dall’azienda e consegnare tutto quanto possa servire ad una richiesta di risarcimento.
Esatto, chi subisce concorrenza sleale da un dipendente o si vede derubato di informazioni essenziali e strategie, può licenziare e contestualmente richiedere i danni nelle sedi opportune.
Le indagini aziendali sono, attualmente, le più richieste e le più risolutive. Perciò non esitate a richiedere una consulenza, Nemesis saprà consigliarvi il piano migliore per la risoluzione del vostro caso.