Sextortions: cosa sono e come difendersi

Li chiamano sextortions ma sono semplicemente ricatti, estorsioni a sfondo sessuale. Sono estremamente diffusi e possono capitare a chiunque. Quindi vediamo cosa sono e come possiamo difenderci.

Cosa sono i Sextortions

Il Sextortion è il ricatto sessuale per eccellenza, portato a termine con la complicità del web e l’utilizzo di strumenti tecnologici. Ma qual è l’oggetto di un sextortion? Solitamente un  video privato, che può essere indifferentemente prelevato dai contenuti personali o ripreso personalmente, foto intime condivise o conservate sui propri dispositivi e, talvolta, messaggi scottanti, potenzialmente utili a far venire alla luce tradimenti e relazioni.

Un ricatto sessuale può essere commesso, indifferentemente, da una persona a noi conosciuta (un conoscente, un ex, o comunque qualsiasi persona di cui pensavamo di poterci fidare), integrando in questo caso il reato di Revenge Porn come da nostro articolo precedente, o da uno sconosciuto, solitamente, del web. La modalità di consumazione di un sextortion è la seguente:

  • Un personaggio poco raccomandabile, tra quelli citati in precedenza, è in possesso di nostro materiale intimo. Potremmo averlo condiviso, pensando di poterci fidare, potremmo averlo postato inavvertitamente, oppure potrebbe essere frutto di una ripresa nascosta di cui non siamo a conoscenza. 
  • A volte, invece, potrebbe essere una farsa. Il ricattatore non si trova in possesso di nessun materiale compromettente, ma questa bugia serve al suo scopo, che è il seguente.
  • Il ricattatore ci contatta, chiedendo un corrispettivo in denaro per la non condivisione del nostro contenuto.
  • Le frasi più utilizzate sono le seguenti: “se non paghi tutti vedranno”, “se paghi cancello tutto”, “non pagare e io condividerò il video o le foto a tutti i tuoi amici/contatti”.

Per il nostro ordinamento non esiste un vero e proprio reato di “ricatto” ma la nostra legge fa riferimento a questo comportamento, utilizzando la parola estorsione. L’estorsione è chiaramente reato ed è punita dall’art. 629  del codice penale:

“Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000”

Come vedete è una condotta particolarmente grave e la pena particolarmente severa perché questo reato va a colpire la fiducia delle persone e ha molto spesso conseguenze più serie. Un ricatto è infatti seguito da molti altri ricatti, un’estorsione è spesso parte di un’escalation  di richieste di denaro e di minacce.

È quasi impossibile stilare le statistiche di questo fenomeno. Trattandosi di un argomento scottante, quasi la totalità delle persone che ne sono vittime, non denuncia, provando a risolvere la situazione con metodi fai da te. Questi metodi in realtà sono controproducenti e pericolosi, vediamo perché.

cosa sono i sextortios e come difenderci

Cosa si può fare

Come annunciato, tentare di risolvere la situazione personalmente non porta a buoni risultati, perciò ecco un elenco di consigli utili da seguire:

  • La prima cosa da fare, seppur banale, è la denuncia. Siamo consapevoli che certi argomenti siano difficili da trattare e che sia difficile chiedere aiuto per una problematica imbarazzante. Ma gli esperti, a partire dalle forze dell’ordine fino all’investigatore, sono deontologicamente preparati ad affrontare queste problematiche e a trattarle con la più assoluta riservatezza.
  • La seconda cosa da fare, è sicuramente non pagare. Pagare un ricattatore, anche se una volta soltanto, porta ad una richiesta sempre più pressante e sempre più alta di denaro. Se pagate, in buona sostanza, gli state dando la dimostrazione che pagherete anche in futuro. Qualsiasi cifra e in qualsiasi momento.
  • In più, provate ad agire all’origine del problema e mai da soli. La presenza di un esperto può aiutarvi a diminuire le conseguenze di questi atti. Prendiamo ad esempio l’investigatore, che con freddezza e determinazione, gestirà la situazione al vostro posto, sostituendosi a voi nelle trattative e minimizzando l’impatto emotivo (ma anche monetario) della questione. Raccogliendo, contestualmente, le prove del ricatto, e conservandole nel modo corretto per il conseguente giudizio.

E infine, non abbiate paura a chiedere supporto psicologico. Queste situazioni causano vergogna, imbarazzo, ed hanno conseguenze molto pesanti anche personalmente. Un investigatore è spesso un amico, un confidente, che non rivelerà mai le vostre difficoltà. Non abbiate, quindi, timore e affidatevi ai professionisti del settore.

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