App per la sicurezza delle donne, e non solo: quali sono e come funzionano?

Ragioniamo spesso di come la tecnologia ci abbia tolto aspetti fondamentali della vita, come il contatto, la vicinanza.

In realtà, la tecnologia avvicina e protegge più di quanto ci sembri.

Vediamo in particlare il caso delle app al servizio della sicurezza delle donne.

Le app a servizio delle donne

I dati relativi alla violenza sulle donne sono sempre allarmanti. Vi rimandiamo ad un nostro articolo precedente, per rendervi conto dei numeri, incredibili, di questa emergenza.
Ad una situazione così diffusa, come quella della violenza contro le donne, si prova a porre rimedio con diverse soluzioni. Si prova con le leggi, a volte scritte ad hoc per contrastare situazioni fuori controllo, si prova con l’educazione, per educare le nuove generazioni al rispetto, e come ultima spiaggia, a volte, si chiede aiuto alla tecnologia.

Sono diversi i servizi tecnologici che possono essere d’aiuto alle donne maltrattate, e non solo. A volte si tratta del sentirsi sicure non solo in casa ma anche per strada, di notte, in luoghi poco conosciuti.

Esiste una vera e propria moltitudine di app per la sicurezza delle donne, con diverse finalità.

Per cominciare, esistono app prettamente INFORMATIVE, che quindi recano consigli, informazioni utili e modelli di comportamento da seguire in situazioni “critiche”. Alcune recano poi indirizzi o contatti di centri antiviolenza e di studi legali specializzati.

App definite di TRACCIAMENTO, che attraverso il gps permettono di localizzare la posizione della persona in pericolo. Persona e non donna, perché le app di tracciamento si sono rivelate di fondamentale importanza anche in altre situazioni. Come persone scomparse, dispersi, o durante grandi cataclismi e catastrofi per rintracciare i propri cari e sincerarsi delle loro condizioni.

Infine, esistono le cosiddette App di PRONTO INTERVENTO, da utilizzare in caso di pericolo, permettono infatti di localizzare la persona, attivare chiamate urgenti e richiedere l’aiuto delle forze dell’ordine e dei soccorsi. Spesso queste applicazioni prevedono servizi di chat in diretta, per consigliare le persone in pericolo sul da farsi e per tranquillizzarle.

app_sicurezza

Dopo averle brevemente descritte, riteniamo utile farvi un piccolo elenco delle app attualmente più in uso e più utili:

  • WHER e SISTER, due app di ultima generazione che forniscono mappe di strade sicure da percorrere da sole e di notte. Per ogni strada, segnalati pericoli eventuali e strade alternative. Utilizzate soprattutto nelle grandi città, gli utenti che le utilizzano riferiscono la loro grande utilità e precisione.
  • APP-ELLES, di origine francese, ora molto diffusa anche nel nostro paese, per la sua completezza. L’app infatti permette di geolocalizzarsi, di effettuare chiamate rapide e di emergenza e porta informazioni pratiche su comportamenti da seguire e sui professionisti/centri da contattare.
  • 112 WHERE ARE U, app del Numero Unico Europeo di Emergenza. Permette di chiamare il numero di emergenza automaticamente, inviando velocemente i propri dati e la posizione. Prevede anche un servizio di “chiamata muta” nel caso in cui le persone fossero impossibilitate a parlare.
  • L’app più utilizzata e più completa era SECURWOMAN, caduta purtroppo in disuso nel 2017.

L’app 1522

Dedichiamo uno spazio esclusivo all’app 1522, attualmente l’unica app governativa, cioè promossa dalle Pari Opportunità e dalla Presidenza del Consiglio.
È la più completa, perché fornita di ogni servizio utile alle emergenze e alla denuncia di violenze subite.
Comprende un servizio di chat in diretta, con operatori preparati a gestire le emergenze derivanti da questo tipo di violenza, un servizio di geolocalizzazione, informazioni su eventuali iter da seguire per denunciare e chiedere protezione, un servizio di chiamata immediata al numero antiviolenza 1522.

Soprattutto durante il periodo di Lockdown, ci siamo resi conto di quanto le case non siano così sicure. Ecco perché è stato necessario implementare questi interventi tecnologici e “a distanza”.

Vi ricordiamo, inoltre, che esistono vere e proprie app regionali o locali, spesso promosse dalle amministrazioni. Sono funzionali ed utilizzabili solo nei luoghi di residenza o domicilio ma sono spesso provvidenziali per le situazioni più urgenti, proprio perché più vicine ai cittadini.