Cosa succede quando ci vendichiamo di un tradimento?

Abbiamo parlato dello scioglimento delle relazioni per infedeltà e del perdono dei tradimenti , ma ci resta ancora un’ipotesi da valutare. Quella della vendetta.
Quando si tratta di tradimenti, è facile cedere all’emotività e alla rabbia. In questi casi c’è chi preferisce reagire e non seguire i percorsi canonici della giustizia ma… vendicarsi è davvero conveniente? Vediamolo insieme.

La vendetta e le sue conseguenze

Un tradimento è un evento sconvolgente, portatore di conseguenze emotive spesso insopportabili. Un tradimento non è mai solo un tradimento, è una questione di fiducia, persa o mal riposta, capace di mettere in discussione legami e sentimenti, anche di lunga data.
Dopo la scoperta di un tradimento, l’impulso avvertito dalla maggior parte delle persone è proprio quello di vendicarsi. Il perdono è un processo molto più ragionato e razionale, per il quale serve tempo e introspezione. La vendetta, invece, è più istintiva ed immediata. Tra le possibili reazioni, ne analizzeremo alcune più lievi ed altre più serie. Perciò, vediamo insieme un breve elenco di vendette e delle loro conseguenze:

  • Il cosiddetto “tradimento di rimbalzo” è una delle vendette più utilizzate. In molti pensano che restituire lo stesso trattamento a chi li ha traditi, sia una punizione sufficiente. Lasciamo a voi l’analisi emotiva di questa scelta ma, a questo riguardo, occorre ricordare che rispondere ad un tradimento con un altro tradimento, per la legge italiana, è lecito. L’unico illecito lo commette chi tradisce per primo, quindi se decidete di vendicarvi in questo modo, sappiate che potete comunque richiedere la separazione e godere di alcuni diritti.
  • In relazione, invece, alle vendette più serie, anche solo rivelare un tradimento senza averne le prove tangibili, è molto grave ed integra il reato di diffamazione. Ancora più grave è l’ipotesi che questo tradimento venga sbandierato sui social, con la conseguenza che la notizia possa raggiungere i due interessati e una moltitudine di persone di loro conoscenza. 
  • A questo proposito, pubblicare foto e video degli interessati, senza il loro consenso, è un reato. Nel caso del tradimento, aggravato dalla finalità di screditare la reputazione di entrambi, o anche di uno soltanto di loro. Non solo violazione della privacy quindi ma anche diffamazione. E non fa alcuna differenza l’origine delle eventuali foto o video incriminati. Potrebbero, indistintamente, essere frutto di una ripresa fatta personalmente o di una sottrazione di materiale dai dispositivi altrui, in ogni caso, i reati in cui si incorre sono molto gravi.
  • Le reazioni violente, invece, sono sempre ingiustificate, sia nei confronti del partner che della probabile terza persona. Evitate gli scatti di ira e l’aggressività, perché anche il gesto banale di strappare telefoni o computer dalle mani del partner integra reati di violenza. Dai maltrattamenti alle lesioni personali, le casistiche sono varie, in base alla gravità dell’atto compiuto.
  • E così, anche l’intrusione sistematica nella vita privata del partner può essere punita come interferenza illecita nella vita privata. La legge è categorica sull’argomento. La privacy non è condivisa tra marito e moglie, quindi attenzione all’invadenza.
  • L’intromissione, poi, nella vita della terza persona dà origine a conseguenze ancora più serie. La persona in questione, infatti, non avrà mai un legame con chi è stato tradito. O meglio, nessun legame degno di nota, neanche per legge. Quindi è fondamentalmente inutile e controproducente concentrare i propri tentativi e le proprie vendette sul “terzo incomodo”.
Cosa succede quando ci vendichiamo di un tradimento

Come avete potuto vedere, i casi più gravi di vendetta si consumano nel web. Non solo con la condivisione di foto e video per smascherare amanti e traditori ma, nei casi più estremi, con veri e propri atti di revenge porn. Per il suo approfondimento, vi rimandiamo al nostro articolo in cui ne parliamo ma, relativamente al tradimento, vi basti sapere che non sono rari i ricatti al coniuge… e all’amante.
Diversi casi di cronaca ci hanno raccontato, nel recente passato, la prassi di scoprire un tradimento e poi ricattare i due amanti, attraverso la condivisione di materiale sensibile ed intimo ad amici e sconosciuti. E, quando si tratta di questo tipo di vendetta, le maggiori colpevoli… sono le donne.

La riflessione sulla vendetta, e sui tradimenti in generale, ci porta come sempre ad un’unica soluzione: chiedere aiuto agli esperti e, soprattutto, all’investigatore.
Queste controversie, pur essendo intime, hanno dei risvolti pubblici molto seri. In questi casi, in particolare, decidere esclusivamente con la propria testa è svantaggioso. Invece, lasciarsi aiutare da una persona esterna è conveniente su più fronti.
Un investigatore ad esempio potrà, non solo scoprire e provare un tradimento, ma anche consigliarvi sul da farsi, indicarvi la strada giusta da percorrere nelle sedi di giustizia e consegnarvi tutte le prove utili al riconoscimento dei vostri diritti. Le prove raccolte personalmente, con metodi “fai da te” o con impulsività, rischiano di essere inutilizzabili in sede di giudizio.
In queste situazioni è molto facile passare dalla ragione al torto, quindi non rischiate di perdere i vostri diritti e le vostre libertà, affidatevi a chi può garantirvele.

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