Cos’è la Violenza Economica?

Le violenze che possono essere consumate in famiglia sono tante e di tanti tipi diversi. Oggi affrontiamo il tema della cosiddetta Violenza Economica, balzata agli onori della cronaca per una sentenza molto particolare. Prima di parlare dell’intervento della Cassazione, scopriamo cos’è la Violenza Economica.

Cos’è la Violenza Economica?

Cos’è la Violenza Economica?

Quando si parla di violenza economica ci si riferisce a quel tipo di violenza che riguarda la distribuzione del denaro ed in generale delle risorse economiche di una famiglia. Si verifica, spesso, con il controllo ossessivo delle spese e la negazione delle risorse. In maniera concreta, con la violenza economica si impedisce che qualcuno diventi indipendente per tenerlo costantemente soggiogato.

È la forma di violenza meno conosciuta e studiata perché “oscura”. Accade in un numero davvero elevato di coppie, non importa se coniugati o solo fidanzati, e senza differenze di reddito. È considerata da molti come la vera motivazione che porta le vittime a non denunciare le violenze più gravi, come quelle fisiche e psicologiche.

Chi subisce violenza economica sa di non avere risorse e questa dipendenza lo spinge a non allontanarsi dall’ambiente malsano nel quale vive. Chi commette violenza economica ha degli atteggiamenti tipici, quali:

  • gestisce in maniera esclusiva un conto corrente (spesso cointestato) sul quale finiscono tutte le risorse della famiglia;
  • fa investimenti individuali senza condividere rischi e guadagni con la famiglia;
  • spesso garantisce “un fisso” al partner del quale poi chiede un rendiconto dettagliato delle spese;
  • non permette mai al partner di utilizzare la carta di credito o il bancomat;
  • spesso dilapida il patrimonio familiare per spese personali;
  • utilizza il partner come prestanome per debiti, ipoteche ecc.

L’aspetto sicuramente più delicato della questione è che, quel periodico garantito al partner per le spese della famiglia, è spesso sottostimato. Chi compie violenza economica lo fa in maniera volontaria, in modo che la famiglia viva in una situazione di perenne timore e povertà.

In alcune parti del mondo questa violenza è tollerata perché è uso che il marito gestisca il patrimonio familiare e la donna si adegui. Ma è innegabile che questo tipo di comportamento integri la violenza e anche la legge è d’accordo.
La Convenzione di Istanbul, per esempio, inserisce la violenza economica tra le forme più vili di violenza sulle donne. L’art. 3 della Convenzione stessa la definisce una vera e propria violazione dei diritti umani

Recentemente, anche la corte di Cassazione si è pronunciata sull’argomento, vediamo in che modo.

Cos’è la Violenza Economica?

L’avarizia è violenza?

Il caso affrontato dalla nostra Corte è di sicuro molto particolare. Con la sentenza n.6937/2023, la nostra suprema Corte interveniva nel caso di un marito inizialmente definito “avaro”. Il marito in questione obbligava la moglie ad un regime di risparmio ossessivo, dettato da una vera e propria ossessione per il denaro.

Costringeva la moglie a lavarsi una sola volta a settimana, ad utilizzare solo alcuni ritagli di carta da cucina o carta igienica, le era persino impedito di utilizzare l’acqua corrente per lavarsi il viso, con l’obbligo di utilizzare acqua riciclata. In più, il marito gestiva i conti di casa e la spesa settimanale, indicando alla moglie le marche di alimenti da comprare e da evitare e i supermercati da frequentare.
Questo risparmio ossessivo ha causato nella donna gravi disturbi psicologici equiparati ai disturbi post traumatici da stress.

La Corte, con la sua pronuncia, ha evidenziato che condotte di questo genere integrano sicuramente i maltrattamenti, come da art. 572 del codice penale. La violenza domestica, infatti, a seconda dei casi, può integrare svariati reati tra i quali i maltrattamenti, la violenza privata e, nei casi limite, la riduzione in schiavitù.

Cos’è la Violenza Economica?

Cosa vi consiglia l’investigatore in caso di Violenza Economica

L’investigatore si trova spesso ad affrontare casi di violenza familiare. Alcuni sono sicuramente più evidenti altri, come il caso della violenza economica, più subdoli. Noi di Nemesis approfittiamo di questo approfondimento per invitarvi ad allontanarvi dalle situazioni pericolose, sia per la vostra incolumità fisica che per quella psicologica.

Se chiedere aiuto a familiari ed amici è difficile perché vi esporrebbe al loro giudizio, un professionista esterno saprà sicuramente supportarvi senza giudicare.

In più, un investigatore è in possesso di tutti i mezzi leciti per indagare su questioni delicate come questa e saprà indicarvi la strada più corretta da percorrere.

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