Nel nostro approfondimento di oggi ci troviamo a rispondere ad una domanda che ci viene posta molto di frequente. Esiste la privacy anche nei rapporti di coppia? E tra marito e moglie? Vediamolo insieme.
Esiste la privacy in una coppia?
Le statistiche più recenti evidenziano che più del 50% delle coppie condivide password e pin dei propri cellulari o dei dispositivi elettronici in uso. Le medesime statistiche confermano poi la tendenza a controllare i dispositivi del partner, alla ricerca di possibili tradimenti.
E ancora, sono sempre più scaricate ed utilizzate le applicazioni di controllo “a distanza” di una persona, attraverso i suoi dispositivi. Ne abbiamo parlato nell’articolo Cos’è lo spouseware? esprimendo anche i nostri dubbi a riguardo.
Quando si parla di “coppie”, erroneamente si pensa che tutto sia in comune, anche la privacy. La legge però ritiene il contrario, infatti, quando due persone iniziano una relazione o, successivamente, convolano a nozze, mantengono la propria privacy personale e il loro piccolo spazio privato, anche all’interno della relazione.
Si chiama Diritto alla Riservatezza ed è garantito e tutelato dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo:
“Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.”
Un diritto di questa portata non può sicuramente essere violato a causa del matrimonio o di una relazione.
Bisogna poi ricordare che una coppia è costituita da due personalità distinte e come tali vanno trattate.
Il fatto di condividere password e pin non consente di poter violare la privacy del coniuge o del fidanzato. In quel caso, infatti, si rischia di incorrere nel reato di Accesso Abusivo ai Sistemi Informatici e Violazione di Corrispondenza, punito dall’art. 614 del codice penale:
“chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni.”
Attenzione, non soltanto agli accessi indesiderati ma anche alle cosiddette interferenze illecite. Descritte dall’art 615 del codice penale, puniscono chi:
“si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata “
E ancora, vi consigliamo di non strappare mai i dispositivi elettronici dalle mani del vostro partner, in particolari momenti di tensione o litigio. Perché, nei casi più gravi, potrebbero configurarsi i reati di lesioni o addirittura di rapina.
Se siete alla ricerca di prove che confermino una possibile infedeltà, meglio chiedere consiglio all’investigatore. Vediamo perché.
Cosa vi consiglia l’investigatore
Noi di Nemesis, come sempre, vi sconsigliamo vivamente di sostituirvi ad un investigatore e di cercare, invece, l’aiuto dei professionisti.
Rispettare la privacy del partner è fondamentale, per i motivi esposti nel capitolo precedente, e per evitare di incorrere in reati e spiacevoli conseguenze. In più, il controllo del proprio partner e dei suoi strumenti personali andrebbe evitato anche per i motivi seguenti:
- Controllare il partner viola la fiducia, imprescindibile in un rapporto di coppia. Se inizia a mancare, allora vale la pena rivalutare il rapporto nella sua interezza.
- Violare la privacy del partner, alla lunga, viola la vostra. Nel senso che, controllare ossessivamente il vostro partner potrebbe dare a lui/lei la medesima idea. Con risultati catastrofici.
- Controllare il partner crea fraintendimenti, inevitabili, quando si controllano gli affari e le relazioni di qualcun altro attraverso messaggini e social network.
- Infine, se siete predisposti alla malafede del vostro partner, troverete sicuramente qualcosa di strano anche dove non c’è.
Perciò, se avete dubbi sulla fedeltà del vostro partner, contattateci per usufruire dei nostri servizi e per saperne di più sulle nostre indagini per infedeltà coniugale.