Separazioni e divorzi non hanno effetti solo per mariti e mogli. Sono numerose, infatti, le persone coinvolte e investite dalle conseguenze di queste rotture. Oggi parleremo dei diritti dei nonni, soprattutto in relazione al diritto di visita. Perciò vediamo insieme se si può impedire ai nonni di vedere i propri nipoti.
I diritti dei Nonni
I nonni sono una grande risorsa, sia emotiva che organizzativa. Lo sanno bene le famiglie italiane che spesso delegano ai nonni parte dell’educazione dei loro figli. I nonni hanno specifici diritti autonomi e il rapporto tra nonni e nipoti è protetto e tutelato anche dalla nostra Legge. In particolare, è l’art. 317 bis codice civile, a descrivere il rapporto tra ascendenti (e quindi nonni) e nipoti:
“Gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. L’ascendente al quale è impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore.”
Questo articolo trae la sua origine dalla legislazione internazionale che, di frequente, ha ribadito l’importanza del rapporto che lega i nipoti ai loro nonni. In particolare, una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 2015 ricordava al nostro paese di applicarsi, in modo concreto, per favorire e promuovere il rapporto che lega queste figure fondamentali ai minori.
Le separazioni più critiche portano spesso alla rottura di questi rapporti. I genitori impediscono ai figli di vedere i nonni per complicate questioni pregresse. Questi atteggiamenti danno origine a delle vere e proprie controversie legali che contrappongono le due famiglie, con il minore al centro, diviso tra i suoi genitori e i suoi nonni.
Queste controversie possono risolversi solo nelle aule di tribunale, dove il giudice applica l’articolo appena citato e decide in base a ciò che ritiene più salutare per il minore. Gli interessi in gioco sono la crescita ed il benessere del minore, e il giudice deve decidere valutando caso per caso. Se ha raggiunto un’età ragionevole, il giudice può ascoltare il minore e valutare la decisione sulle sue parole.
I casi appena esposti non sono rari e la nostra legislazione si è espressa più volte sull’argomento, vediamo insieme in che modo.
Si può impedire la visita dei nonni ai nipoti?
Come sempre, su questo delicato argomento si è espressa la nostra Corte di Cassazione, con tre sentenze di riferimento.
Nel 2014, con sentenza n. 5097, esprimeva la preoccupazione circa l’allontanamento di un nipote dai propri nonni, definendolo un vero e proprio “pregiudizio per il benessere e la crescita del minore”.
Nel 2018, invece, con sentenza n. 19780, si esprimeva sull’importanza dei cosiddetti “nonni acquisiti” e quindi delle persone che condividono un rapporto sentimentale con uno dei nonni definiti biologici. La Corte considera il rapporto tra nonni acquisiti e nipoti degno di nota e di tutela tanto quanto quello che lega i nipoti ai nonni biologici.
Infine, con sentenza n. 16410 del 2020, la nostra Corte ribadiva la possibilità e, in alcuni casi, la necessità di ascoltare il minore circa la scelta della frequentazione con i nonni.
La nostra Legge è quindi molto chiara, bisogna promuovere il rapporto tra queste figure ed il minore, rispettando il diritto di visita dei nonni.
Solo in un caso questo diritto di visita può essere revocato, quello in cui il rapporto con i nonni si rivelasse deleterio per il minore. Ed è in questo caso che entra in gioco l’investigatore.
Cosa può fare l’investigatore
L’abbiamo già raccontato in diversi articoli precedenti, è possibile investigare sulle tante figure che a vario titolo si prendono cura dei nostri cari, badanti, colf e baby sitter per citarne alcune. https://investigazioni.nemesiscompany.com/blog/fidarsi-di-badanti-colf-babysitter/
Perciò, anche sui nonni, solo se la loro presenza può recare un pregiudizio ai nostri figli.
In queste situazioni, solitamente, intervengono psicologi e assistenti sociali, ma l’apporto dell’investigatore è come sempre fondamentale per la ricerca di comportamenti o azioni che possono nuocere ai minori.
L’investigatore può, in particolare, verificare l’affidabilità dei nonni, le loro abitudini, le loro conoscenze e possibili cattive compagnie che possano influenzare il minore.
Di contro, potrebbero essere i nonni a richiedere l’intervento dell’investigatore, nel caso in cui sospettino che i genitori non siano idonei al loro ruolo. Sono casi molto rari e delicati, che spesso accompagnano le richieste di affidamento, ma l’investigatore può aiutare entrambe le parti, quando si vedono private dei loro diritti o non tutelate. Anche l’investigatore seguirà lo scopo del benessere del minore, valutando caso per caso e raccogliendo le prove più adatte ai procedimenti.
Perciò non attendete oltre e se vi trovate in una situazione familiare delicata, non esitate a chiedere l’aiuto dell’investigatore.