Un tradimento è sempre un tradimento, almeno moralmente. Ma esistono fasi del rapporto di coppia in cui tradire non comporta particolari conseguenze?
Vediamolo insieme.
Il tradimento prima della separazione
Le ultime statistiche in tema di matrimonio e rapporti di coppia parlano abbastanza chiaro.
La metà dei matrimoni italiani termina per infedeltà e, in particolare, il 55% dei mariti e il 45% delle mogli ammettono di aver tradito almeno una volta il loro partner.
Una piccola inversione di tendenza è rappresentata, però, dalla tolleranza al tradimento che sembra sempre più in crescita. Si potrebbe quasi pensare che, per alcune coppie, l’infedeltà sia come un collante che le tiene unite.
Ma se questo sembra vero solo per alcune unioni, il tradimento rimane comunque una delle maggiori cause di separazione e divorzio, con conseguenze a volte spiacevoli.

Abbiamo affrontato più volte l’argomento delle infedeltà coniugali ma vale la pena rinfrescare la memoria.
Il coniuge tradito può chiedere la separazione e avanzare alcune pretese nelle aule di tribunale.
In particolare, parliamo dell’addebito della separazione, che può essere attribuito a uno dei due coniugi, nel caso sia venuto meno ai suoi doveri coniugali. Il vincolo di fedeltà è infatti uno degli obblighi coniugali che si assumono dopo la celebrazione del matrimonio e come tale va rispettato.
La questione si complica però, perché per esserci addebito è necessario che il tradimento sia la causa specifica della crisi di coppia e non il contrario.
Facciamo un esempio pratico: una coppia felice scoppia a causa di un tradimento scoperto all’improvviso, in questo caso ci sarà sicuramente addebito della separazione. Per una coppia che affronta una crisi logorante di lunga data, culminata in un tradimento, invece, non sarà possibile richiedere l’addebito perché il tradimento è avvenuto in un momento di crisi già esistente.
Tutto ciò di cui abbiamo appena parlato avviene, verosimilmente, durante il rapporto di coppia ed in costanza di matrimonio. Ma è possibile tradire quando la fase di separazione è già iniziata? Vediamolo insieme.
Il tradimento durante la separazione
Analizziamo ora il caso di un tradimento avvenuto durante la fase della separazione. In particolare, il caso di quelle coppie che depositano la richiesta di separazione in tribunale e poi iniziano a frequentare altre persone.
In questi casi, la giurisprudenza è d’accordo nell’affermare che non si può trattare di vero e proprio tradimento, in quanto i due coniugi hanno già deciso di intraprendere due percorsi di vita differenti.
Quindi, per dirlo in maniera ancora più concreta, chiunque venisse a scoprire di una nuova frequentazione del coniuge, nata nel periodo della separazione, non potrebbe modificare le sue richieste in tribunale, in quanto il coniuge non avrebbe alcuna conseguenza dal suo comportamento.
Caso differente è invece quello della terapia di coppia: nel caso in cui una coppia decida di provare a risolvere la crisi, al di fuori dei tribunali, ma con l’aiuto di un professionista, nessun tradimento potrà essere tollerato.
Alla terapia di coppia si accede, infatti, con le migliori intenzioni, quindi un tradimento avvenuto in questa fase può essere considerato ancora più grave.
Vediamo insieme cosa consiglia l’investigatore sull’argomento.

Cosa vi consiglia l’investigatore privato
Come per gli articoli precedenti, lasciamo alla fine le considerazioni dell’investigatore, in modo da consegnare spunti e consigli utili alla vostra situazione. Quando si tratta di tradimenti e di eventuali prove da presentare in tribunale, a supporto di separazioni o divorzi, è sempre utile rivolgersi ad un investigatore professionista.
Le prove fai da te, infatti, non sono utili e nemmeno utilizzabili. Molto più risolutive sono le prove raccolte dall’investigatore nei suoi interventi programmati.
Ultima ma non per importanza, una piccola considerazione. Se avete consultato vari esperti per provare a recuperare un rapporto, ricordate che i professionisti sono tenuti al segreto professionale. Per provare un tradimento, potete rivolgervi esclusivamente ad un’agenzia investigativa che sa, precisamente, come non violare la privacy dei coinvolti.