La Relazione Investigativa: cos’è e a cosa serve

Abbiamo spesso parlato degli strumenti in uso all’investigatore, ma non abbiamo mai approfondito uno dei più importanti, la relazione finale. Perciò scopriamo insieme cos’è la relazione investigativa e a cosa serve.

cos'è la relazione investigativa

Cos’è la Relazione Investigativa?

Quando pensiamo agli strumenti dell’investigatore, la nostra mente corre sicuramente a quelle apparecchiature tecnologiche, come macchine fotografiche ad alta definizione, videocamere o gps, che possono assolutamente facilitare il lavoro di chi fa investigazioni per mestiere. Ne avevamo parlato in un articolo precedente, cercando di analizzare i principali strumenti e le loro funzioni.

In realtà, uno degli strumenti più importanti, e sicuramente il più esplicativo, è proprio la relazione investigativa. Non è un’apparecchiatura, ma un documento estremamente utile per il cliente. La relazione, in poche parole, è quel documento che raccoglie nel dettaglio il lavoro complessivo dell’investigatore e diventa preziosissima in sede di giustizia, per la tutela dei diritti e per le decisioni più complesse.

L’investigatore ha l’obbligo di condividerla al cliente per mettere nero su bianco i dettagli del suo lavoro.
La relazione viene preparata dall’investigatore solitamente a fine indagine, ma, i più esperti, la preparano passo dopo passo, per non perdere nessun dettaglio. Questo documento, per essere valido e probante, deve contenere alcuni elementi fondamentali, vediamoli insieme:

  • I dati: in particolare quelli di chi richiede l’indagine e del destinatario dell’indagine;
  • L’oggetto dell’indagine che può essere indifferentemente privata o aziendale;
  • La specifica dell’Incarico: va sempre specificato di aver ricevuto mandato datato e sottoscritto, per dare inizio all’indagine;
  • La descrizione degli eventi e dei sospetti che hanno portato a richiedere l’indagine;
  • Il dettaglio dei giorni e degli orari di indagine;
  • Il racconto con dovizia di particolari di tutto ciò che è stato visto e che può essere utile alla richiesta;
  • Le fotografie ed eventualmente i video di quanto visto e documentato;
  • Eventuali testimonianze rilevate durante l’indagine;
  • Le conclusioni dell’investigatore sul caso.

I dati e le specifiche di mandato si trovano spesso nell’introduzione. Il corpo della relazione è completamente dedicato alla stesura e al racconto dei fatti corredati da prove fotografiche. Le conclusioni, invece, si trovano alla fine, insieme alla firma dell’investigatore.
Potrebbe sembrare un documento di poco conto, ma vi possiamo garantire che, per renderlo il più possibile comprensibile e vicino alla verità, richiede diversi giorni di lavoro. 

Inoltre, questo strumento ha valore probatorio. Significa che una relazione ben scritta, ben motivata e ben documentata, può essere presentata in giudizio ed essere accolta dal giudice del caso tra le prove. Infine, la relazione stessa assume ancora più valore se accompagnata dalla testimonianza dell’investigatore che l’ha scritta e che ha seguito l’indagine. Gli investigatori, in casi particolari, possono essere infatti chiamati a testimoniare su ciò che hanno visto o rilevato durante le indagini.

Insomma, parliamo di documentazione ufficiale che può essere prodotta solo dai professionisti autorizzati. Anche e soprattutto per questo motivo vi consigliamo di rivolgervi solo a investigatori esperti e di evitare le indagini fai da te, spesso poco risolutive e senza alcun valore. Ma vediamo insieme cosa vi consiglia l’investigatore a riguardo.

cos'è la relazione investigativa

Il consiglio dell’Investigatore

Come dicevamo, la relazione investigativa è uno strumento ufficiale e di grande valore. È utile ed assume una grande importanza in quasi tutti i casi seguiti dagli investigatori, ma, soprattutto, per quelli che presumibilmente finiranno nelle corti di giustizia.

Sia che si tratti di una questione privata, familiare o aziendale, e se siete già in contatto con un avvocato per la difesa dei vostri diritti violati, vi sarà sicuramente utile rivolgervi ad un investigatore che potrà indagare e provare il suo operato nella relazione. 

Come sempre, siamo a ribadire l’importanza di dubitare dei professionisti che non producono questo tipo di comunicazioni/documentazioni. L’investigatore ha infatti l’obbligo di informare il cliente non soltanto sull’esito delle indagini, ma soprattutto sul suo operato. 

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