Lo vediamo comparire spesso tra le notizie di cronaca rosa. Coppie famose che, prima di pronunciare il loro sì, stipulano veri e propri contratti per gestire le separazioni e le loro conseguenze. Anche in Italia è così? Vediamo insieme cosa si intende per accordo prematrimoniale.
Cos’è un accordo prematrimoniale?
L’accordo prematrimoniale è un documento, con il valore di un contratto, elaborato dai coniugi prima del loro matrimonio. In questo documento vengono stabiliti i rapporti patrimoniali dei due coniugi, in caso di fallimento del matrimonio e quindi di separazione o divorzio.
Cosa può contenere un accordo prematrimoniale?
- Con esso si può stabilire a chi andrà la casa familiare, dopo la separazione.
- Chi si occuperà del mantenimento dell’altro coniuge.
- Eventuali risarcimenti per eventuali infedeltà coniugali.
- E, in alcuni casi più discutibili, anche alcuni “premi” al raggiungimento di eventuali obiettivi, come le nascite.
Gli accordi prematrimoniali sono molto diffusi nei paesi anglosassoni. Li chiamano “prenuptial agreements” e la maggioranza delle coppie li stipula per definire con chiarezza le conseguenze della fine del loro amore.
In particolare, sono molto diffusi nel Regno Unito, negli Stati Uniti d’America, in Australia ma anche in Germania, dove i coniugi possono stabilire anche accordi pensionistici. E in Italia, invece?
In Italia, è legale un accordo prematrimoniale?
Il nostro paese mantiene un approccio più conservatore al matrimonio e a tutte le sue declinazioni. Difficile che in un paese come l’Italia, legato alle tradizioni cristiane del matrimonio, si possa decidere in anticipo dello scioglimento del vincolo matrimoniale.
Ecco perché, nel nostro paese, gli accordi prematrimoniali sono considerati nulli… o quasi. Nulli, come stabilito dalla Cassazione con varie sentenze nel corso del tempo, ad esempio:
- La n. 3777/81 è la prima sentenza di Cassazione a giudicare nulli i patti prematrimoniali;
- Con sentenza 2224/2017, invece, si giudicano nulli tutti i patti atti a stabilire il regime patrimoniale della separazione/divorzio.
Anche negli anni più recenti, la Cassazione resta irremovibile sulla liceità dei patti però la giurisprudenza ha aperto la strada ad un’altra soluzione. Nessuno può impedire, infatti, ai coniugi di stabilire alcune condizioni in un accordo ma, quello stesso accordo, non risulterà vincolante per l’eventuale giudice incaricato della loro separazione. E allora vi chiederete quale possa essere l’utilità della stipula di un documento non vincolante. In realtà, il giudice potrebbe prendere spunto dagli accordi dei coniugi, considerando la buona fede della loro condotta e adattando la sua decisione ai bisogni di marito e moglie.
Cosa vi consiglia l’investigatore
Un’agenzia investigativa, chiaramente, non può raccomandare l’adozione di un particolare documento, per il quale sarebbe più indicato chiedere ad un esperto, come l’avvocato od il notaio. Ma può sicuramente e caldamente consigliarvi un altro genere di approccio.
L’investigatore conosce bene le conseguenze del fallimento dei vincoli sentimentali. Non a caso, le investigazioni private sono le più richieste. Si indaga per infedeltà, per il mantenimento di coniuge e figli e per l’affidamento dei figli minori, ma non solo. Le separazioni non sono, purtroppo, prevedibili ma si può comunque indagare sulla persona che si sta per sposare, per prevenire alcuni danni a posteriori.
Le chiamano Indagini Prematrimoniali e sono estremamente risolutive, prima del matrimonio, per risolvere dubbi o per indagare sul passato della persona che sta al nostro fianco. Vi rimandiamo alla lettura del nostro articolo precedente L’importanza delle indagini prematrimoniali e vi esortiamo, come sempre, a consultare gli esperti in caso di gravi dubbi o sospetti.