Cari amanti là fuori, attenzione a dove “praticate” il vostro amore con una persona sposata. C’è una particolare situazione in cui, anche fare l’amante, integra una fattispecie di reato. Vediamo insieme quale.
Avere l’amante è reato?
Facciamo un breve salto indietro nel tempo per ricordarvi che, nel recente passato, anche avere un amante configurava un reato.
Stiamo parlando del reato di Adulterio e del suo corrispettivo maschile, il Concubinato.
L’adulterio, reato disciplinato dall’art 559 del codice penale, descriveva il tradimento commesso dalle donne. Era quindi una previsione esclusivamente femminile. Il suo “cugino” maschile, era il reato di concubinato che puniva il marito che intratteneva una relazione al di fuori del matrimonio, permettendo all’amante di abitare nella casa coniugale.
Entrambi i reati sono stati abrogati e dichiarati incostituzionali nel 1968 e nel 1969.
Oggi, avere l’amante non è reato. È forse un fatto moralmente rilevante ma di queste considerazioni la legislazione non se ne occupa.
A livello pratico, però, avere un amante ha ripercussioni legali in ambito di separazione e divorzio, l’infedeltà è infatti uno dei motivi di calcolo dell’addebito e delle spese processuali.
Quando fare l’amante è reato?
Anche fare l’amante implica questioni morali, e questo ci sembra lampante, ma legalmente parlando alcune conseguenze di questo comportamento sono degne di nota.
In particolari condizioni l’amante può essere denunciato per il suo comportamento.
Una pronuncia della Corte di Appello di Cagliari ha reso nota la possibilità di denunciare l’amante per… violazione di domicilio.
Introducendosi, infatti, nella casa coniugale senza il consenso di entrambi i coniugi, integra il reato descritto dall’art 614 del codice penale:
“chiunque si introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si introduce clandestinamente o con l’inganno” compie una violazione di domicilio”.
È chiaro come la clandestinità descriva perfettamente il comportamento dell’amante e del coniuge, quindi è altrettanto chiaro che quest’articolo calzi a pennello per la situazione appena descritta.
Inoltre, due sentenze successive della Cassazione hanno contribuito ad ampliare la schiera dei reati che possono essere commessi anche dagli amanti.
Con sentenza del 3 Aprile 2017, la Cassazione ci informa che costringere il coniuge a “sopportare” un tradimento, anche nella casa familiare, integra il reato di maltrattamenti, descritto dall’art 572 del codice penale:
“chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo 571 c.p., maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da due a sei anni”
È una previsione particolarmente grave, giustificata dalla seria possibilità che questi comportamenti possano causare nel coniuge delle vere e proprie sofferenze fisiche e psichiche.
Infine, la sentenza 6598 del 2019, ci informa che è possibile, solo in alcuni casi, avanzare una richiesta di risarcimento per infedeltà.
Se l’infedeltà è così grave da aver leso uno dei diritti fondamentali della persona, protetti dalla nostra Costituzione, come la reputazione, l’identità o la salute, allora i tribunali potrebbero riconoscere un risarcimento al coniuge offeso.
Cosa possono fare le Agenzie Investigative in questi casi?
Noi della Nemesis Company, disponendo delle migliori tecnologie in commercio, potremo aiutarvi nella soluzione della vicenda, a partire dalle prove dell’infedeltà (investigazioni per infedeltà coniugale), fino alle prove della violazione del vostro domicilio.
Prove fondamentali per intraprendere il percorso giudiziale per il riconoscimento dei propri diritti e, perché no, dei risarcimenti.
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Il momento giusto per contattare i nostri operatori è adesso. Un dubbio, un sospetto, una preoccupazione, sono sufficienti per chiedere informazioni e sentirsi, perché no, compresi e sollevati.
Investigatore privato umbria – investigatore privato Perugia – investigatore privato Terni.