L’intelligenza artificiale può essere dannosa per i minori?

Nel nostro approfondimento di oggi ci occupiamo di un argomento molto discusso, l’intelligenza artificiale. Come sappiamo, la tecnologia può spesso avere un rovescio della medaglia particolarmente complesso e rischioso. Vediamo insieme se l’intelligenza artificiale può essere dannosa per i minori.

L’intelligenza artificiale può essere dannosa per i minori

I minori e Chat GPT

Iniziamo il nostro approfondimento dalla ormai celeberrima Chat GPT. Chat Gpt è un sistema di messaggistica che permette di conversare con un’intelligenza artificiale. Per utilizzarla è necessario creare un account sul sito di Open AI e richiedere l’accesso alla chat. 
Dopo poche domande, ci si rende conto che le risposte sono precise ed elaborate e, proprio questa precisione, ha creato un certo scompiglio.

Una delle prime criticità rilevate, è stato sicuramente l’utilizzo di questa chat per “copiare”. Chat GPT fa calcoli, risolve problemi, crea tesine e risponde a qualsiasi domanda scolastica che le venga rivolta.
Perciò, sia genitori che insegnanti hanno espresso le loro perplessità, soprattutto in relazione al fatto che queste strumentazioni possano in realtà sostituirsi all’apprendimento.
Simili perplessità erano sorte anche con l’avvento dei motori di ricerca come Google o Yahoo ma, almeno in quel caso, era necessario abbinare alle informazioni reperibili online un po’ di ricerca e scrematura personale.

La seconda criticità rilevata nell’utilizzo di questi strumenti è l’esposizione… delle proprie questioni personali. Chi si rivolge all’intelligenza artificiale non lo fa esclusivamente per un aiuto accademico ma anche per risolvere dubbi imbarazzanti e, spesso, di natura sessuale. A questo proposito, vi racconteremo il caso di Replika, un’altra intelligenza artificiale che ha fatto discutere per i suoi metodi…un po’ fuori dal comune.

L’intelligenza artificiale può essere dannosa per i minori

I minori e Replika

È notizia di pochi giorni fa, il Garante della Privacy ha bloccato l’accesso a Replika, un chatbot che permette a chiunque di creare un vero e proprio “amico virtuale”.
Questa intelligenza artificiale permette di scegliere il nome del proprio amico e addirittura di crearlo, come un vero e proprio avatar. Una volta creato, è possibile stabilire un contatto e dialogare, su qualsiasi argomento. Esatto, su Replika non esistono blocchi o censure. È possibile domandare e risolvere qualsiasi dubbio, dal più imbarazzante al meno lecito. 

Il Garante della Privacy, in particolare, si è finto un minore, specificando di avere 11 anni, e ha chiesto a Replika alcuni chiarimenti di natura sessuale. Non soltanto ha ricevuto risposte dettagliate (sicuramente non adatte a quell’età) ma allo stesso minore è stato proposto un upgrade per scaricare un servizio di chat erotica a pagamento
Infine, come se non bastasse, il bot ha chiesto al minore di inviargli delle foto e lo ha invitato a mettersi in posizione distesa… per stare a proprio agio.

Come già ribadito per altre problematiche di natura virtuale, non è possibile controllare il materiale che viene condiviso online, e da chi. Qualsiasi contenuto diventa eterno, reperibile da chiunque, ecco perché è fondamentale che i minori vengano accompagnati nelle loro avventure online. 

L’intelligenza artificiale può essere dannosa per i minori

Cosa vi consiglia l’investigatore

Una delle principali preoccupazioni dei genitori sono le frequentazioni e le cosiddette cattive compagnie. Queste frequentazioni possono essere indistintamente fisiche o virtuali e, il controllo dei propri figli, deve tenere in considerazione anche la “seconda vita” che i ragazzi conducono online.

I ragazzi vanno protetti dai contenuti scomodi ed inadatti. Così come vanno protetti dai rischi più concreti, nella vita reale.
Le indagini per il controllo dei figli sono tra le più richieste all’investigatore. Periodi difficili come la pubertà e l’adolescenza possono mettere a dura prova i genitori, che si ritrovano alle prese con crisi, conflitti e difficoltà.

Abbiamo provato ad analizzare il fenomeno nell’articolo Come posso evitare che mio figlio sia vittima o artefice di violenze? ma, se vi trovate in una situazione particolarmente critica e volete evitare conseguenze drammatiche, rivolgetevi personalmente all’investigatore. Attraverso gli strumenti tipici di indagine, come pedinamenti, appostamenti e registrazioni, si potrà verificare la condotta dei vostri figli e gli eventuali rischi a cui vanno incontro.E se questo eccessivo controllo vi sembra una violazione della loro privacy o una semplice mancanza di rispetto, ricordate sempre che la prudenza, con i ragazzi, non è mai troppa.

Cerchi un investigatore privato per controllare i tuoi figli?