L’investigatore privato: domande e risposte

Per questo articolo abbiamo pensato di raggruppare tutte le domande più frequenti che ci vengono rivolte, sperando di poter risolvere anche la curiosità di chi ci sta leggendo.

Chi può fare l’investigatore privato? 

Il fascino che la figura dell’Investigatore privato suscita nella collettività è cosa nota. Ma non è una professione che può essere “improvvisata”. Attualmente la professione di Investigatore Privato può essere esercitata solo da chi è in possesso di una specifica licenza (ex art 134 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza) rilasciata dalla Prefettura.
Per ottenere questa speciale licenza servono requisiti particolari, sia personali che professionali, perciò diffidate da chi si spaccia per investigatore. Titoli e licenze devono essere in bella vista.

Posso rivolgermi ad un investigatore senza rivelare la mia identità? 

La risposta a questa domanda è molto semplice e veloce. No, non è possibile rivolgersi ad un’agenzia investigativa in modo anonimo. L’investigatore privato, per esercitare la sua indagine, ha la necessità di un preciso conferimento, di un mandato firmato da chi commissiona l’investigazione. Mandato nel quale devono essere chiari i dati di chi richiede il servizio e le motivazioni. Ma non temete, proprio per la speciale natura dei suoi servizi, l’investigatore è tenuto ad un altissimo livello di confidenzialità e privacy, anche e soprattutto, ad indagine finita.


Posso controllare mio figlio? 

Conosciamo le paure dei genitori quando si tratta di figli, soprattutto adolescenti. Quindi sì, potete richiedere un’investigazione di controllo sui vostri figli, anzi, talvolta è consigliabile. I ragazzi affrontano periodi di grande difficoltà e confusione, intervenire in tempo è utile ad evitare che le situazioni peggiorino, spesso in maniera irrimediabile. Perciò, non abbiate timori, al primo sospetto rivolgetevi a chi può aiutarvi.

A tal proposito, vi lasciamo un articolo dedicato proprio al controllo dei figli.

Posso richiedere un’investigazione sul mio partner? 

Assolutamente sì, le investigazioni sui propri partner sono, infatti, le più richieste. Un’investigazione di questo tipo può servire a numerosi scopi, sono tanti i diritti che possono essere tutelati in sede giudiziale grazie a questo tipo di indagini. Pensiamo alle investigazioni per infedeltà, in ambito di divorzio o separazione, alle investigazioni patrimoniali sul nostro ex partner, in tema di calcolo o ricalcolo dell’assegno di mantenimento, o le investigazioni sull’affidabilità dei partner come genitori, nell’ambito dell’affidamento di figli minori.

Posso denunciare l’amante di mio marito/moglie?

Per il nostro ordinamento non è possibile denunciare l’amante in quanto amante. Perché la fedeltà è obbligo specifico solo dei coniugi, la cui violazione dà origine alla separazione e all’addebito di essa.
C’è un caso molto particolare, però, che integra la possibilità di denunciare un amante.
Caso ribadito dalla giurisprudenza e che integra il reato di “violazione di domicilio” ex art 614. 

Questo articolo punisce infatti chi si introduce senza permesso nelle abitazioni private di qualcuno, fattispecie che ricorda molto da vicino la natura clandestina e ingannevole di una relazione extraconiugale, consumata tra le mura di casa. Ne abbiamo parlato anche in questo articolo: Fare l’amante è reato.

Quando un datore di lavoro può rivolgersi ad un’agenzia investigativa?

Sono diverse le situazioni per cui un datore di lavoro può chiedere l’aiuto di un investigatore. Ancora prima di stipulare un contratto di lavoro, può richiedere le cosiddette indagini “pre assuntive” per verificare requisiti e lealtà del futuro dipendente. Dopo averlo stipulato, invece, può richiedere l’assistenza di un investigatore per verificare diverse situazioni, dal classico abuso dei permessi 104, alla finta malattia, fino alla concorrenza sleale.
Le indagini svolte in ambito aziendale diventano particolarmente importanti in sede giudiziale. Con le prove raccolte dall’investigatore privato, sarà possibile dare seguito a procedimenti disciplinari e, nei casi più estremi, ai licenziamenti per giusta causa.

L’investigatore viola la privacy con le sue indagini? 

La privacy è il primo bene da tutelare, soprattutto da chi svolge un’attività che tratta dati sensibilissimi, come quella dell’investigatore privato. L’investigatore, che svolge la sua professione con etica e attenzione, conosce bene i limiti della sua operatività. Limiti di moralità, derivati dal senso comune, limiti di legge, ai quali deve inderogabilmente rispondere e limiti di etica, stabiliti dal Codice Etico, al quale ogni investigatore autorizzato deve ispirarsi.

Posso richiedere una intercettazione telefonica? 

Anche in questo caso la risposta è semplice e chiara, assolutamente no. Le intercettazioni sono un particolare mezzo di ricerca della prova e possono essere autorizzate solo e soltanto dall’autorità giudiziaria. Nessun privato cittadino può richiedere un’intercettazione, nessun investigatore può mettere in pratica questo tipo di indagine, se non gli è stato espressamente richiesto da un’autorità. 
E, soprattutto, fate attenzione anche alle intercettazioni “fai da te”, quelle casalinghe, per intenderci, perché si rischia di incorrere nel reato di “interferenze illecite nella vita privata” punito dal codice penale.

Le prove raccolte in un’investigazione hanno valore in un procedimento giudiziario?

Assolutamente sì. Le prove, raccolte da un investigatore nell’ambito di un’indagine, contribuiscono a creare un fascicolo ben documentato, grazie al quale sarà possibile far valere i propri diritti nelle sedi opportune.
È questo poi l’obiettivo di ogni indagine investigativa, tutelare gli interessi della persona che la richiede e vedere i suoi diritti, finalmente, riconosciuti.

Quanto potrebbe costarmi rivolgermi ad un investigatore privato?

Non esistono prezzi standard, proprio perché ogni caso è differente. Le consulenze per possibili investigazioni vertono anche su questo argomento, in modo che la persona sappia, in origine, quanto denaro sarà necessario investire per quel tipo di indagine. Tutto viene concordato e predisposto con l’eventuale cliente, per non lasciare nessun particolare al caso. Quello che ci sentiamo di dirvi è che, qualsiasi spesa affrontata con un investigatore privato, è sempre ripagata dai diritti che vengono tutelati nelle sedi più consone, quelle giudiziarie.

Come posso rivolgermi a voi per una consulenza?

Le possibilità di richiedere a Nemesis una consulenza sono svariate. Dal primo contatto telefonico, a quello via mail, dal quale poi organizzare il vero primo appuntamento conoscitivo atto alla valutazione della situazione. Trovate i nostri contatti sul nostro sito, ma per facilitarvi la ricerca, eccoli:

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