Quando si può licenziare per Giusta Causa ?

Quando un dipendente è licenziabile per giusta causa? E come possiamo provarla?
Vediamo insieme un approfondimento sull’argomento.

Il Licenziamento nella Legge Italiana

La nostra legislazione prevede che si possa recedere da qualsiasi contratto, compresi i contratti di lavoro. (art. 2118 codice civile)

quando licenziare per giusta causa

Se a tirarsi indietro è il dipendente, si parla di dimissioni. Se invece è il datore di lavoro a svincolarsi, allora si parla di licenziamento.
Sulle dimissioni di un dipendente c’è poco da approfondire ma la legge prevede diverse tipologie di licenziamento, diversificate in base alla causa.

Il Licenziamento per Giustificato Motivo

Il licenziamento per giustificato motivo prevede due situazioni distinte, il giustificato motivo OGGETTIVO e il giustificato motivo SOGGETTIVO (art. 3 legge 604/1966).

Il giustificato motivo oggettivo permette alle aziende di licenziare uno o più lavoratori per difficoltà oggettive di gestione dell’azienda o gravi cali di produzione.

Per usufruire di questa modalità, il datore di lavoro deve dimostrare la situazione oggettiva di crisi aziendale.
Questa crisi deve avere, inoltre, un’influenza reale sui lavoratori e sul proseguimento dell’attività lavorativa. La prova tocca al datore di lavoro, che dovrà dimostrare il rapporto causa-effetto tra i due eventi.

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Il giustificato motivo soggettivo riguarda invece il rapporto tra il datore di lavoro e il lavoratore. Prevede una serie di comportamenti del dipendente, non compatibili con l’etica aziendale o non compatibili con il corretto proseguimento del rapporto di fiducia e di lavoro.

Per esempio, si tratta di episodi di grave negligenza, di scarso rendimento, di assenze ingiustificate, di comportamenti che ledono il rapporto confidenziale tra lavoratore e azienda (pensiamo alla divulgazione di informazioni o alla falsificazione di documenti).

Entrambi i casi, prevedono un preavviso che va comunicato al dipendente entro i termini di legge.

Il licenziamento per giusta causa

Diverso è il caso del licenziamento per GIUSTA CAUSA (art. 2119 codice civile). Questo tipo di licenziamento, considerato il più grave, non prevede alcun preavviso.

La legge dà la possibilità al datore di lavoro di licenziare per giusta causa in casi che impediscono il proseguimento del rapporto di lavoro.

In particolare, si tratta di questi casi specifici:

  • Le false malattie o l’utilizzo fraudolento del permesso 104
  • Il lavoro svolto per terze persone, durante il periodo di malattia 
  • Furti in azienda
  • Sabotaggio su materiali o macchinari
  • Il rifiuto costante di svolgere le proprie mansioni
  • Il rifiuto di trasferimento
  • Le timbrature false
  • L’assenteismo
  • Condotte penalmente rilevanti che sono completamente incompatibili con il rapporto di lavoro e di fiducia.

Licenziare per giusta causa non è possibile se uno di questi motivi dipende anche dalla condotta del datore di lavoro. La colpa deve ricadere completamente sul lavoratore e sul suo comportamento irresponsabile.

Come si prova la Giusta Causa?

È il datore di lavoro che deve provare il licenziamento e il suo motivo. I licenziamenti per legge possono essere impugnati e per evitare di incorrere in qualche brutta sorpresa, è necessario provare la legittimità del licenziamento con attenzione e serietà.

È in questo momento che entrano in gioco le agenzie investigative e il loro prezioso supporto nella scoperta di comportamenti potenzialmente irresponsabili o irrispettosi, per decidere se licenziare per giusta causa o meno.

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Investigatore privato umbria – investigatore privato Perugia – investigatore privato Terni.